About Gennaro Di Iorio Photography:
Facciamo tutti parte di un'onda cosmica che da una eternità naviga nel Tempo e nello Spazio. E' possibile in quest' oceano di onde cercare la propria velocità e la propria frequenza, quelle che riteniamo più opportune al nostro modo d'intendere il movimento, il nostro movimento e quindi la nostra vita.
Non a tutti interessa far sentire la propria voce, impegnati come siamo su una scena che molto facilmente può diventare drammatica e che anima in modo confuso ma significativo ogni processo di rinnovamento, sociale o tecnologico che sia.
Gennaro invece ha deciso di documentare questo scorrere del tempo, staccando alcuni aspetti della vita da un contesto più generale. Fotogramma dopo fotogramma descrive con precisione il lavoro meticoloso di un carbonaio, il lento deteriorarsi dei visi umani ma anche il lento divenire adolescente di un bambino, il trasformarsi delle cittadine come della campagna. Immagini dense di espressioni e di stati d' animo lontani da ogni concettualizzazione: Gennaro è testimone dell' evento, qualunque esso sia. Qui sta la sua verità.
Ci accompagna alla scoperta della natura, all' incanto dei controluce e dei tramonti, all' estatica posa delle orchidee riprese in macro, tutto quello che già esiste e deve essere solo fotografato con un minimo di attitudine tecnica. Le sue foto hanno un valore più di testimonianza che di documentazione; esse ignorano le cicliche crisi delle estetiche accademiche.
Esprimono una ricerca che va oltre l' esibizione pura e semplice: il bello suggestivo, senza artifici, l'entusiasmo per una realtà quotidiana fatta di normalità, una indagine del naturale che è un recupero della memoria, uno sforzo d' immaginare la geometrica complessità nascosta nelle interminabili realizzazioni della natura. Fotografare un mondo, quello contadino al quale apparteniamo e che l' industrializzazione ha ormai distrutto come bene culturale, è una scelta.
Tutto ciò fa riflettere sui limiti della nostra civiltà, quella con cui ci confrontiamo giornalmente, usufruendo dei progressi della tecnica e al tempo stesso subendo le conseguenze delle guerre del mercato globalizzato. Potrebbe fotografare i prodotti del mondo cellophanato, sintetico e sfolgorante, potrebbe fotografare i nuovi campi di gioco sui quali l' umanità sperimenta le nuove alienazioni.
La sua è stata una scelta forse inconsapevole, ma ha scelto
l' emozione come criterio col quale differenziarsi da ogni altra onda, superando i limiti imposti dalla collettività per sopravvivere in questo mondo in perenne lotta.